Aprire un social network o una community

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Wikipedia, Youtube, Facebook e Twitter hanno mostrato con chiarezza che il vero valore del web non sono i contenuti ma gli utenti, e che questi amano apparire, essere presenti e creare il loro mondo digitale.

La diffusione degli smartphone ha poi reso semplice accedere al web da qualsiasi posizione inviando contenuti multimediali come foto e video pochi istanti dopo la loro realizzazione e molte aziende si sono fatte cogliere impreparate da questa rivoluzione. Per fortuna recuperare il tempo perso non è poi così difficile.

Per prima cosa l'azienda deve avere ben chiaro perché aprire un social network, farlo per moda o sull'onda della popolarità del settore è solo controproducente.

Un errore fatto comunemente è quello di dire: "apro un social network poi saranno gli utenti a mettere i contenuti, lo avvio e va avanti da solo".

Nulla di più falso. Innanzitutto perché questo ragionamento può "forse" funzionare per social network generalisti, che contengono "di tutto un po'", come Facebook; ma è solo controproducente per social network verticali (legati cioè ad uno specifico ambito/argomento) che con molta probabilità è quello che il cliente è interessato a creare, del resto fare concorrenza a colossi come Facebook è semplice follia.

Quando è utile creare un social network, a chi può servire, perché farlo? 

Sono molti gli ambiti in cui un social network può essere utilizzato:

Social network per hobby, sport, tempo libero e appassionati.

Qualunque gruppo di persone con lo stesso interesse non può che trovare giovamento nell'avere un ambiente di appassionati/ersperti nel quale confrontarsi, organizzare incontri ed eventi, reperire pareri ed informazioni.

Naturalmente la tipologia di social network in questo caso dipende dal numero di utenti interessati.

Per organizzare una squadra di calcetto basta un gruppo su Facebook (gratuito), una squadra di calcio potrebbe invece richiedere un ambiente più professionale e dedicato nel quale getire al meglio la comunità di utenti.

I social network Newsyblog, Calciosocial e Trip4Tyria nel mio portfolio appartengono a questa categoria.

Social network per la comunicazione del brand

Un brand può solo ottenere vantaggi dall'utilizzo corretto di un social network dedicato al proprio prodotto.

Sia che gli utenti siano soddisfatti o meno di un prodotto avere un luogo in cui poterne parlare, lamentarsi, discutere, magari suggerire miglioramenti, dare idee per nuovi prodotti (croudsourcing) o semplicemente richiedere assistenza, è prioriotario che lo facciano all'interno di un ambiente sul quale il brand ha pieno controllo.

L'alternativa non è il silenzio, oggi gli utenti hanno tantissimi modi di comunicare, l'alternativa è che vadano a parlarne/lamentarsi altrove e che il brand non abbia modo di difendersi da eventuali critiche.

Anche in questo caso il numero fa la differenza, un prodotto di nicchia, una startup, potrebbe tranquillamente gestire il tutto con una Fan Page su Facebook, un brand più consolidato troverebbe solo vantaggi nel gestire tutto in casa. 

Social network per le associazioni

Così come un gruppo di appassionati può giovarsi dall'utilizzo delle tecnologie sociali un gruppo di associati può utilizzarlo per rafforzare la collaborazione ed il confronto.

Gli associati potranno quindi giovarsi della esperienza degli altri mentre lo staff potrà veicolare più facilmente messaggi ed argomenti agli iscritti.

Un ambiente del genere sfrutta le potenzialità dei social network restingendolo ad un numero ridotto di utenti, spesso riservando i contenuti ai soli associati e/o ponendo un filtro sulla registrazione degli utenti.

I social network Angelidelbello, LiferacesCamicinrete nel mio portfolio appartengono a questa categoria.